23 giugno 2024

LE NORMATIVE ALLA BASE DEGLI SCARICATORI DA SOVRATENSIONI

LE NORMATIVE ALLA BASE DEGLI SCARICATORI DA SOVRATENSIONI
  • Manuale del Progettista

Il crescente impiego di apparecchiature elettriche o elettroniche ha generato un maggiore interesse nell'ambito delle sovratensioni di origine atmosferiche e delle sovratensioni dovute a manovre elettriche. La consapevolezza che le sovratensioni e le sovracorrenti costituiscono un fattore di rischio per diversi impianti elettrici ha incrementato un interesse da parte di diversi studiosi.

A tal proposito, i giuristi si sono impegnati e hanno stilato norme nazionali ed internazionali di riferimento in continua evoluzione.

Evoluzione della normativa di riferimento

Nell'ottobre 1984 fu pubblicata la prima edizione della norma CEI 81-1 "Protezione di strutture contro i fulmini", introducendo, all'appendice G, il primo metodo per valutare l'eventuale necessità di adottare misure di protezione. La valutazione si limitava a calcolare il numero di fulmini che potenzialmente potevano colpire la struttura in esame confrontandolo con un valore definito tollerabile.

Ad oggi due norme in particolare regolano l'applicazione di soluzioni di protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica: EN 62305 e CEI 81-10.

 

Nel 2006 il CEI pubblicò la prima edizione della serie normativa EN 62305, formata da quattro fascicoli:

·    CEI EN 62305-1 “Principi generali”, in cui si indicavano i principi generali alla base della protezione contro il fulmine di strutture, impianti e persone.

·    CEI EN 62305-2 “Valutazione del rischio”, in riferimento alla valutazione del rischio dovuto a fulmini a terra, con lo scopo di fornire la procedura per la determinazione di detto rischio.

·    CEI EN 62305-3 “Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone”, in cui si definivano i requisiti per l'adozione di un impianto di protezione contro i fulmini causa di danni materiali e alle persone.

·    CEI EN 62305-4 “Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture”, in cui si fornivano elementi sul progetto, l’installazione, la manutenzione e la verifica delle misure di protezione per gli impianti interni elettrici ed elettronici per ridurre il rischio di danni permanenti dovuti all’impulso elettromagnetico (LEMP) associato al fulmine.

Nel 2013 il CEI ha pubblicato la seconda edizione, tuttora vigente, della norma EN 62305. 

I concetti più importanti presenti nella normativa

La normativa definisce e identifica con chiarezza tutti i concetti collegati alla protezione dai fulmini e alla valutazione del rischio. Dunque, la protezione dai fulmini (LP-lightining protection) è realizzata attraverso: un sistema di protezione dai fulmini (LPS) e delle opportune misure di protezione contro le scariche elettriche (SPM).

Nello specifico, il fulmine a terra è definito come una scarica elettrica tra nube e suolo. La scarica non avviene in modo spontaneo bensì progressivo. Il fulmine che colpisce una struttura può causare danni: alla struttura stessa, ai suoi occupanti oppure agli impianti interni di una determinata struttura. In base alle caratteristiche della struttura e del fulmine, è possibile che i danni si estendano nelle vicinanze della struttura o perfino nell'intero ambiente circostante.

Inoltre, la valutazione del rischio è l'elemento più importante delle procedure di progettazione dei sistemi di protezione dai fulmini. La procedura si articola in questo modo:

·        valutazione del rischio;

·        confronto con il rischio tollerabile;

·        scelta e adozione, se necessario, di un'adeguata protezione dai fulmini per la riduzione del rischio.

 

fattori che possono influenzare il rischio sono:

·        il numero di fulmini che interessano una struttura o le sue vicinanze;

·        la probabilità che ciascun fulmine sia in grado di causare danni, in relazione all'adozione o meno di un'opportuna protezione dai fulmini;

·        l'entità della perdita dovuta al danno da fulminazione.

 

Una valutazione del rischio di successo necessita di una raccolta di informazioni precedente all'avviamento della procedura:

·        le caratteristiche ambientali e la densità dei fulmini nella zona dove la struttura e le linee entranti sono collocate;

·        le caratteristiche della struttura, degli impianti, delle linee entranti e delle apparecchiature (e le rispettive tensioni di tenuta all'impulso);

·        l’ammontare economico e sociale delle perdite, l’impatto ambientale dei danni, il costo delle riparazioni.

 

In definitiva, secondo la norma 81-10, un'analisi attenta delle sovratensioni di origine atmosferica deve necessariamente prendere in considerazione la causa del danno (fulmine sulla struttura; fulmine in prossimità della struttura; fulmine sulle linee entranti e fulmine in prossimità delle linee entranti); la tipologia del danno (danno ad essere viventi per elettrocuzione; fuoco, esplosioni, effetti chimici, distruzioni meccaniche e altri danni materiali; fallimento o malfunzionamento di sistemi elettrici a causa di sovratensioni) e la tipologia della perdita (perdita di vite umane; perdita di servizi pubblici; perdita di patrimonio culturale; perdita di valore economico).

ZOTUP e le soluzioni di protezione da sovratensione.

La suddetta norma prevede l'adozione di sistemi di protezione di apparecchiature elettriche ed elettroniche che limitino all'interno di una struttura gli effetti delle sovratensioni.  Questi sistemi di protezione sono gli scaricatori di sovratensione. Essi proteggono gli impianti elettrici da sovratensioni, sbalzi o picchi di elettricità causati dal gestore stesso oppure da fenomeni atmosferici.

Sono anche definiti SPD - Surge Protection Devices e si caratterizzano principalmente per due vantaggi: sono una soluzione economica (soprattutto se paragonata ai danni economici derivanti in loro assenza) e possono essere installati in un secondo momento in un impianto già esistente. Il funzionamento dell'impianto non è modificato in quanto il dispositivo funge da contenitore di energia. Nel caso di anomalie elettriche, lo scaricatore di sovratensione interviene scaricando immediatamente a terra l'energia in eccesso.

ZOTUP è un'azienda italiana che eccelle nella progettazione e nella produzione di SPD basandosi su valori semplici ma fondamentali, quali la sicurezza, l’elevata qualità e l'innovazione. L'azienda propone misure di sicurezza all'interno di infrastrutture, edifici ed impianti per assicurare che le apparecchiature elettriche ed elettroniche non siano oggetto di danno e possano garantire prestazioni efficienti anche in presenza d’interferenze.

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